
Visita guidata con il direttore
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Il Museo del brigantaggio di Cellere è un museo etnografico che affronta il tema del brigantaggio maremmano. Inaugurato nel 2007, il museo è polo del Sistema museale del Lago di Bolsena e del Sistema museale antropologico del Lazio DEMOS.
L’allestimento è ospitato all’interno di un edificio che in passato ha ospitato il mattatoio comunale e che è stato riadattato per l’attuale destinazione d’uso. Il percorso allestitivo si articola su due piani. Il primo ambiente che il visitatore incontra, la soglia, è dedicato all’accoglienza. Si tratta dello spazio dove il museo dichiara la propria missione, la propria ragion d’essere. E dove risponde subito ad una domanda fondamentale. Perché un museo del brigantaggio a Cellere? Cellere, più precisamente una sua frazione chiamata Pianiano, è il luogo di origine di Domenico Tiburzi (nato nel 1836 e morto in circostanze mai del tutto chiarite alle Forane di Capalbio nel 1896). Tiburzi è il brigante maremmano per eccellenza. Il Museo non intende celebrare questa controversa figura, quanto piuttosto far conoscere il contesto culturale all’interno del quale Tiburzi ha agito e più ingenerale fornire gli strumenti per ricostruire i processi che hanno reso questo brigante una sorta di icona della maremma.